Il giovanissimo Giovanni Pozzoni, da qualche tempo Ambassador del marchio svedese, conquista il terreno in mountainbike, di cui è blasonato campione internazionale, e grazie alla sua attività sull’escavatore. E a coniugare le sue due passioni ci ha pensato il Tiltrotator firmato Steelwrist, capace di aprire nuove strade con la sua versatilità.
Classe 1996, Giovanni Pozzoni è un operatore giovanissimo del settore. Ma non lasciatevi ingannare: esperienza ed età anagrafica, qui, non vanno affatto di pari passo e già da qualche anno lavora sul campo con abilità e passione. Da qualche tempo ambassador di Steelwrist, conquista il terreno in mountainbike, di cui è campione internazionale, e grazie alla sua attività sull’escavatore. E a unire le sue due passioni ci ha pensato il Tiltrotator del marchio svedese. Vediamo come e perché.
“Ho iniziato come giardiniere, ma già allora era chiara la mia predisposizione a stare sugli escavatori. Quattro anni fa poi ho iniziato a pieno regime e il primo Tiltrotator Steelwrist è arrivato nel 2019. Posso dirmi decisamente fortunato, perché questo mestiere mi permette di unire le mie più grandi passioni: quella sportiva, per la mountain bike, e quella per il lavoro”, racconta Giovanni. La sua, infatti, è una figura di spicco non soltanto nel settore del movimento terra, ma anche nello sport: è stato il primo atleta azzurro a salire su podio di un Campionato del Mondo Four-Cross, conquistando lì una medaglia di bronzo dopo diverse altre in carriera.
Un motivo, quello del downhill, che torna anche quando si parla di escavatori: “D’estate mi occupo di costruire tracciati. In questo caso, uno strumento come il Tiltrotator è fondamentale, perché mi permette di modellare il terreno in mille modi diversi, realizzare curve, raggi salti e dossi. Niente di tutto questo mi sarebbe possibile con una benna normale”. Ha iniziato a Livigno, al Mottolino, che d’estate traduce l’impianto sciistico in tracciati MTB, dove è stato chiamato proprio per la realizzazione delle piste da mountainbike: “Sapevano me la cavassi con gli escavatori, e anche sulle ruote. Così sono riuscito a unire le due cose”.
Giovanni, in particolare, utilizza sia un Takeuchi TB250-2 con Tiltrotator Steelwrist X06 sia uno Yanmar VIO82 con Tiltrotator Steelwrist X12, e oltre alla stagione a Livigno lavora per la propria attività, la Società Giovanni Pozzoni Scavi – Servizi Agricoli e Forestali a Brivio, nel lecchese, realizzando lavori di contoterzismo anche in altri contesti, per giardinieri, scavi, agricoltura o settore forestale.
“Come mi ha svoltato la quotidianità il Tiltrotator? In un lavoro come il mio una benna tradizionale non è sufficiente, e un’attrezzatura di questo tipo aiuta su diversi fronti: semplifica il lavoro, lo rende più veloce. In più, permette di ottenere macchine più versatili, che si prestano a diversissimi lavori e ti permette di approcciare ogni contesto da angolature differenti. E facilita la vita anche a livello di costi: serve meno manutenzione, si risparmia sul trasporto e sul numero di operatori”.
Quello che si fatica a trovare in altre attrezzature, insomma, è la possibilità di rendere concrete delle idee, realizzare cose che prima si pensavano impossibili. Ma a fare la sua parte, è anche il tocco di Steelwrist: “Io ho conosciuto il Tiltrotator sul web, mi sono informato e ho provato diversi modelli. In Italia non se ne trovano moltissimi, facciamo più fatica ad aprirci all’innovazione anche in questo settore, e devo dire che su questa tipologia di prodotti anche il livello della concorrenza è molto alto. A fare la differenza, per me e i tipi di lavori a cui mi approccio, è stata l’attenzione ai dettagli di Steelwrist”, racconta Giovanni.
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