Cinquantesimo anniversario di attività per VTN Europe, nata nel 1973 dal sogno condiviso di Nerio Vaccaro e Doris Lunardi, all’epoca 45 anni in due. L’azienda vicentina ha deciso di celebrare l’importante traguardo con un grande evento alla presenza dei dipendenti, clienti, fornitori e autorità.
“Festa” e “condivisione”. Queste le due parole più adatte per definire le celebrazioni del 50esimo anniversario di attività festeggiato lo scorso 24 giugno da VTN Europe, prima nella sede aziendale, a Cagnano di Pojana Maggiore, e poi nella cinquecentesca Villa Curti a Sovizzo, entrambe in provincia di Vicenza.
Cinquant’anni di attività per un’azienda rappresentano un traguardo importante, non scontato, raggiunto con sacrifici, passione e visione, ingredienti fondamentali in una ricetta di successo. Qui di seguito ripercorriamo i momenti salienti della celebrazione e le tappe che hanno fatto di VTN un’azienda nota in tutto il mondo nel settore delle attrezzature idrauliche per la demolizione.
Abbiamo detto festa e condivisione. Ed è andata proprio così il 24 giugno per gli oltre 200 tra dipendenti, collaboratori, clienti italiani ed esteri, fornitori e autorità intervenuti all’evento. Autorità che hanno espresso orgoglio e soddisfazione per un’azienda che, oltre a garantire lavoro al territorio vicentino - dove, ricordiamo, circa la metà delle aziende appartiene al segmento metalmeccanico - è in grado di intrecciare una proficua collaborazione con le istituzioni locali promuovendo iniziative anche di carattere sociale. In prima fila, Doris Lunardi (nella foto a sinistra), fondatrice di VTN Europe insieme al marito Nerio Vaccaro, a cui è stato dedicato un sentito pensiero, insieme ai figli Antonio, Matteo ed Elisa.
L’evento ha avuto inizio nel pomeriggio nello stabilimento principale, per l’occasione trasformato in auditorium. Dopo la lettura di una lettera del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che si è congratulato per il traguardo raggiunto, hanno preso la parola Doris Lunardi e il direttore generale Giancarlo Favaro che hanno ripercorso la storia aziendale. Paola Fortuna, sindaco di Pojana Maggiore e docente all’ITC Masotto di Noventa Vicentina, ha ricordato come VTN sia stata tra le prime aziende a credere sin dall’inizio ai progetti di alternanza scuola-lavoro.
Le celebrazioni sono proseguite poi con la visita guidata degli stabilimenti a cura dei dipendenti VTN che, in più gruppi, hanno illustrato le fasi del ciclo produttivo, e, infine, alla sera con la cena a Villa Curti, tra estrosi figuranti in trampoli, ballerini, melodie e tanti cin cin.
La storia di VTN inizia nel 1973, in un periodo carico di tensioni sociali. Nasce da una giovane coppia che sogna un futuro insieme. Doris Lunardi e Nerio Vaccaro, 45 anni in due, sposati da un anno e in attesa del primo figlio, Antonio, vogliono provarci. Ed è bastata la domanda “Cosa facciamo?” per dare la spinta a entrambi per reinventarsi: Nerio lavorava da tempo per un’importante azienda costruttrice di macchine movimento terra, e ne sapeva di quel mondo, Doris ha iniziato a seguire corsi di contabilità e amministrazione. È così che nasce VTN, costruendo benne conto terzi nel garage di casa, mescolando una grande competenza tecnica, un’intuizione coraggiosa e un sogno condiviso. Negli anni l’azienda si è specializzata sempre di più: benne per escavatori e pale gommate, e poi i primi esemplari di frantumatori idraulici e pinze demolitrici. Prodotti che proiettano l’azienda nel settore della demolizione anche a livello internazionale. Così VTN diventa VTN Europe. Nel mentre da Noventa Vicentina, dove tutto ebbe inizio, la sede si trasferisce a Cagnano di Pojana Maggiore, dove è tuttora. La famiglia cresce, i figli di Doris e Nerio – Antonio Matteo Elisa – entrano in azienda. Alcuni aspetti però non cambiano mai. VTN è famiglia, per chiunque lavori lì. Anche dopo il 2011, quando Nerio è scomparso prematuramente. Giancarlo Favaro è stato nominato amministratore delegato e Doris, insieme ad Antonio, Matteo ed Elisa non hanno mollato arrivando fino al traguardo dei 50 anni. Il resto è ancora tutto da scrivere.