Il direttore di Siteb, Stefano Ravaioli, ci racconta le origini di Asphaltica, il Salone che raggruppa tutte le realtà del mondo stradale, e ci spiega perché è importante partecipare all'edizione 2024. Tante le novità, dal cambio di location, da Verona a Bologna, a una maggiore rappresentanza di tutto ciò che gravita intorno al settore.
“Partecipare ad Asphaltica è come leggere il giornale di domani”. Ci ha molto colpiti questa espressione di Stefano Ravaioli, direttore di Siteb, l’Associazione Strade Italiane e Bitumi, e ideatore della manifestazione di riferimento per il settore stradale in Italia e in Europa, un appuntamento altamente specializzato che coinvolge l'intera filiera. L’ha pronunciata in modo del tutto spontaneo durante la nostra intervista che, iniziata con domande strutturate, nel giro di pochi minuti, si è trasformata in una coinvolgente chiacchierata. E non può essere diversamente, considerata la passione che lo anima tuttora, a distanza di ben 21 anni dalla prima edizione. E se fino al 2023 si svolgeva a Verona in concomitanza con il Samoter, quest’anno cammina da sola ed è in programma dal 9 al 12 ottobre nel quartiere fieristico di Bologna. Gli ambiziosi obiettivi la trasformano in un’opportunità concreta per tutte le realtà che gravitano intorno al mondo delle strade. A raccontarceli è appunto colui che nel 2003 ha avuto la lungimirante idea di fondarla insieme agli associati Siteb.
Il direttore di Siteb, come detto, ha un animo travolgente: da ogni sua parola emerge un’incontenibile passione per il settore che ha contrassegnato una vita di lavoro e che ha rappresentato con Siteb, l’associazione di riferimento da lui diretta. Siamo certi che, leggendo, ve ne renderete presto conto.
Come le è venuta l’idea, 21 anni fa, di fondare Asphaltica?
Confrontandomi con gli associati a Siteb è affiorata la consapevolezza di non essere mai degnamente rappresentati nelle fiere dell’edilizia o delle macchine a cui partecipavamo: il settore stradale era marginale, poco considerato. Così ci siamo detti, “proviamo a farla per conto nostro”. Ed ecco nel 2003 a Padova la prima edizione. Non avevamo mai organizzato una fiera, non avevamo alcuna idea di quanti visitatori fossero necessari per avere successo; pensavamo di fare un evento piccolino e invece siamo arrivati fin qui.
Qual è il format a cui aveva pensato?
Asphaltica doveva avere le sembianze di una manifestazione fieristica con spazi espositivi ma che comprendesse anche un ampio programma di convegni istituzionali e workshop aziendali: il fine era – ed è tuttora – coinvolgere tutte le realtà appartenenti al settore delle strade, dai tecnici di cantiere ai progettisti, dal mondo accademico a quello istituzionale, dai committenti pubblici ai costruttori di macchine e attrezzature, fino alle imprese. Il nostro, anche se il grande pubblico non lo sa, è un settore colmo di innovazione e ricerca, il cui fiore all’occhiello è sempre stata la sostenibilità ambientale anche in tempi in cui questa parola era del tutto sconosciuta. Negli anni ’80 apparivano le prime frese meccaniche per asportare il conglomerato usurato; subito dopo apparvero i bitumi modificati con polimeri per produrre asfalti drenanti e fonoassorbenti e con una durabilità 3 volte superiore; fu poi il momento delle tecniche a freddo e a basso consumo energetico, poi gli asfalti colorati, quelli contenenti polverino da pnuematici fuori uso, quelli fotocatalitici per ridurre l’inquinamento atmosferico infine l’epoca dell’economia circolare. Il fresato d’asfalto, ovvero il materiale proveniente dalla demolizione di una vecchia pavimentazione, è 100% riciclabile. Ma non si recupera solo la “massa” degli aggregati (così come avviene durante la demolizione dei manufatti in cemento); qui, con poche gocce di additivo si recupera anche il potere legante del bitume e ciò lo rende unico. In teoria, una strada d’asfalto è riciclabile infinite volte su se stessa, senza necessità di ricorrere a nuove cave o ad importare nuovo petrolio per produrre bitume! Nessun’altro materiale da costruzione è così fortemente sostenibile!
Questa è un’edizione che segna un passaggio importante, è il caso di dire che avete preso una strada diversa…
Non è la prima volta che effettuiamo una “svolta”. Anni fa, convinti che Asphaltica si sposasse bene con il movimento terra, siamo passati da Padova a Verona, dove va in scena Samoter. Questo recente e ulteriore passaggio rappresenta un grande salto di qualità per la nostra manifestazione. Perché BolognaFiere? Innanzitutto, è un quartiere fieristico ai primissimi posti in Italia tra quelli più rilevanti. Inoltre, Asphaltica si svolge in concomitanza con Saie, la più grande fiera italiana delle costruzioni. Così, insieme, facciamo di Bologna il centro nodale dell’edilizia, delle costruzioni e delle infrastrutture.
Al di là del cambio di location, quali altri novità prevede l’edizione 2024 di Asphaltica?
La novità più significativa è l’ampliamento delle realtà rappresentate: ora bisogna davvero pensare ad Asphaltica come il luogo d’incontro ideale per tutti gli attori del settore stradale che puntano a farsi conoscere, a instaurare relazioni, a creare reti. Proprio tutti, incluse le realtà che si occupano di sistemi di sicurezza, barriere, segnaletica, cartellonistica. Asphaltica è cresciuta, si sta completando, sta assumendo la forma definitiva a cui avevo pensato già nel 2003. Ma così come per gli uomini, c’è voluto del tempo affinché diventasse adulta.
L’autorevolezza tecnica di Siteb è fermamente riconosciuta anche all’estero, come ha testimoniato anche il recente incontro tra l’associazione italiana ed Eapa (European Asphalt Pavement Association). Per Asphaltica ipotizza lo stesso riconoscimento all’estero?
Assolutamente sì. Asphaltica sta diventando sempre più un punto di riferimento per le aziende estere in Italia. Ci piacerebbe che venga considerato un salotto dove intessere relazioni e fare cultura tecnica. D’altronde, il nome stesso dell’evento evoca il concetto di internazionalizzazione, di abbattimento dei confini: il termine inglese asphalt significa asfalto in quasi tutte le lingue del mondo ed è comprensibile da chiunque (in francese è asphalte, in spagnolo asfalto, in tedesco asphalt e via dicendo). Inoltre, “asfalto”, per i non addetti ai lavori, è sinonimo di strada, di pavimentazione stradale, a prescindere dal materiale in cui è realizzata. L’internazionalizzazione è quindi presente nel dna della manifestazione.
Il concetto di salotto, di piazza, di ritrovo, è ben presente nel format dell’evento, tant’è che Siteb ogni giorno prevede un momento di confronto su un determinato tema. Conferma?
Confermo. Ogni giorno di manifestazione, dalle 12 alle 14, diamo appuntamento con l’Agorà Siteb, un momento di approfondimento organizzato dall’associazione tra rappresentanti delle aziende, istituzioni, stakeholder associativi nazionali e internazionali, esperti, giornalisti. Condotto dal giornalista Luca Telese, ogni giorno tratterà una determinata tematica: punto di vista del settore delle strade nel resto del mondo, sostenibilità (ambientale, sociale, economica ed etica), sicurezza stradale e formazione. Si tratteranno argomenti di grande attualità, come per esempio l’imminente entrata in vigore dei Cam (Criteri ambientali minimi) strade o alle pavimentazioni chiare per ridurre le isole di calore.
Insomma, quattro giorni per dare valore alle strade?
Le strade sono opere importantissime, permettono l’incontro di persone e lo scambio di merci e di idee. Ma mai nessuno ne conosce l’effettivo valore. Il nostro obiettivo è valorizzare il nostro patrimonio stradale e tutta la filiera attiva in questo segmento nonché le grandi professionalità che lo caratterizzano.
Secondo lei, perché un’azienda dovrebbe esporre ad Asphaltica?
Le strade sono un bene comune e solo in Italia nell’ambito dell’asfalto ci sono 40.000 persone che si sporcano direttamente e quotidianamente le mani col bitume e ben 500.000, tra tecnici, collaudatori, progettisti, etc., che lavorano nel settore come indotto. Un quarto dell’intero comparto edile. Esporre ad Asphaltica significa portarsi avanti con le idee e intercettare tutti i possibili interlocutori. Da Asphaltica passano tutti.
Infine, quest’anno Asphaltica terminerà il sabato. Un altro segnale di cambiamento?
Asphaltica è una fiera BtoB, il fatto che la domenica sia chiusa è un’ulteriore attestazione di manifestazione esclusivamente tecnica.
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