Iveco ha presentato l'Iveco S-Way TurboStar Special Edition per rendere omaggio all’eredità di uno dei camion più iconici, il TurboStar. Un veicolo che ha fatto la storia.
L’Iveco S-Way TurboStar Special Edition è equipaggiato con motore Cursor 13 da 570 cv, un nuovo telaio completamente ridisegnato e progettato in base alla robustezza e alla versatilità di montaggio, cambio automatizzato Hi-Tronix 12 marce, spoiler superiore e laterale, fari Full led, Driving Style Evaluation e Driver attention support, misuratore pressione pneumatici integrato (TPMS), climatizzatore a regolazione automatica e Parking Cooler.
Dal punto di vista della connettività, l’edizione speciale dell’Iveco S-Way è dotata di Infotainment con navigatore e Iveco Driver Pal, Connectivity box 4G, e sistema di guida predittivo Iveco Hi-Cruise.
Il layout grafico dei veicoli anni Ottanta è stato reinterpretato in chiave moderna, con la doppia colorazione rosso TurboStar e grigio tecnico metallizzato. Lungo la cabina sono stati ripresi i colori classici di Iveco dell’epoca, il giallo, il rosso e il blu, adattati alle forme dell’Iveco S-Way.
Per rendere omaggio all’eredità della gamma Turbo, pioniera anche dal punto di vista della personalizzazione, è stata riproposta una serie di accessori già presenti sui veicoli dell’epoca, con l’aggiunta di barre cromate sulle parti posteriori della cabina e sotto le carene laterali, oltre ai cerchi alla maniglia porta cromati. Inoltre, la grigliatura del finestrino posteriore, disegnata appositamente per ampliare la luminosità all’interno del TurboStar, è stata ricreata sulla parete laterale della cabina.
Sull’edizione speciale dell’Iveco S-Way sono stati inseriti degli arricchimenti con effetto metallico sulla calandra e sugli specchi retrovisori, bull bar su paraurti e bull bar su tetto con fari addizionali, per creare un connubio tra l’heritage del TurboStar e il fenomeno Iveco S-Way.
L’atmosfera vintage dell’ambiente originale del Turbostar è stata rivisitata in chiave moderna anche per quanto riguarda gli interni. Per i sedili è stato utilizzato il velluto, materiale originale del TurboStar, di colore rosso in abbinamento alle scelte cromatiche adottate per gli esterni, con doppie ribattiture in grigio chiaro. La plancia è stata arricchita da inserti caratterizzati da una rivisitazione del logo, ricamato su sedili, cuscini e materassino, e presente in cromo satinato sul vano portaoggetti.
Nel 1982 i prototipi del TurboStar iniziano a girare sulla pista Iveco di Markbronn (Ulm, Germania), in Finlandia (Ivalo) e sulla pista di Nardò (Lecce, Italia). Presentato come erede della serie Iveco Turbo nel 1984 a Strasburgo, il TurboStar è il veicolo per trasporto a lungo raggio, completamente ridisegnato nel telaio e con una cabina particolarmente curata dal punto di vista del comfort, e riprende alcune soluzioni da un’edizione speciale di inizio anni Ottanta, il “190.38 Special”. I TurboStar sono caratterizzati dalla griglia in plastica grigia, che copre il finestrino laterale del retrocabina e da due deflettori aerodinamici laterali. Dopo la presentazione ufficiale, inoltre, vengono applicate le iconiche strisce decorative a tre bande.
La prima gamma TurboStar comprende un “sei cilindri” (“190.33” poi sostituito da un “36”) e un “V8” (“190.42”). A fine anni Ottanta, ai due si aggiunge il “190.48”, il più potente dei “T-range” di serie. Nel 1992 viene commercializzato il “190.48 Special HP”, con meccanica invariata e una notevole dotazione di serie, che comprende decorazioni specifiche e selleria in pelle. Prodotto in oltre 50.000 esemplari, il TurboStar è stato uno degli autocarri Iveco più venduti in Italia.