Abbiamo intervistato Claudia Tanningher, amministratrice dell’impresa romana Tanningher, per farci raccontare perché sceglie le attrezzature VTN. I motivi sono diversi: la qualità dei prodotti, ma anche la capacità dell’azienda vicentina di instaurare con i propri clienti un rapporto di fiducia e collaborazione.
Con Claudia Tanningher ci siamo rincorse per diverse settimane. L’impresa Tanningher, di cui è amministratrice, è cliente di lunga data di VTN e ci tenevo a intervistarla per chiederle perché scegliesse le attrezzature dell’azienda vicentina. Già dalla prima telefonata, semplicemente per prendere l’appuntamento, mi è stata chiara la sua energia: in pochi minuti è emersa la grande passione per il settore in cui è cresciuta e una voglia esplosiva di fare al meglio. Quando poi siamo riuscite a ritagliarci del tempo, quella che doveva essere un’intervista di carattere tecnico si è trasformata in una piacevole chiacchierata, profonda e coinvolgente, durante la quale sono state affrontate tematiche che vanno ben oltre le attrezzature. Perché è così, dietro le macchine, dietro le imprese, ci sono sempre le persone. Persone che si impegnano giorno dopo giorno a crescere e a evolvere.
Partiamo dall’inizio. L’impresa fu fondata nel 1979 a Zagarolo, in provincia di Roma, da Giuseppe Tanningher, oggi direttore tecnico; inizialmente si occupava di movimento terra e demolizioni, principalmente nel campo ferroviario. Negli anni, con l’ingresso delle figlie Claudia e Francesca, si è specializzata nelle demolizioni meccaniche, negli scavi, nelle bonifiche e nel riciclaggio materiali. Di recente, ha inaugurato l’impianto per il recupero inerti, che le consente di vendere aggregato riciclato e di orientarsi a 360 gradi verso l’economia circolare. Non è tutto: a completare l’attività e offrire un servizio completo, la divisione dedicata ai trasporti eccezionali. Oggi l’azienda conta 15 dipendenti e opera per lo più nel Lazio.
Riportiamo qui l’intervista a Claudia, che a dicembre è stata selezionata per Ance Lazio Giovani, ulteriore testimonianza di grande professionalità e di una passione infinita.
Claudia, nonostante si parli tanto di tematiche di genere, è tuttora raro vedere donne “al comando” di un’azienda nel settore della demolizione e del riciclaggio inerti. Soprattutto una donna con la tua passione…
Per me è naturale, sono nata e cresciuta in questo ambiente, salgo sugli escavatori da quando ho un anno di vita (come ben dimostra la foto qui sotto, ndr). Nessuno si aspettava che una donna prendesse in mano le redini dell’azienda, mio padre dice sempre che sono uno stimolo, e per me continuare ciò che lui ha costruito, è la soddisfazione più grande.
Come è per una donna gestire un’azienda in un settore totalmente maschile?
È difficile, ci vuole fegato. Una donna deve dimostrare di valere, deve emergere, deve faticare il doppio di un uomo. Per me non conta il genere di appartenenza, non faccio differenze tra uomo e donna, per me ciò che conta è essere una persona con la testa. E in un'azienda di famiglia, se sei responsabile e intelligente, senti l’onore e l’onere della responsabilità. Indubbiamente avere visto sin da piccola gli innumerevoli sacrifici fatti da mio padre mi spinge a essere ambiziosa. A voler attuare, per la nostra azienda, un percorso di cambiamento e crescita.
Un percorso che stai portando avanti con tua sorella?
Sì, Francesca è responsabile dell’impianto di recupero inerti e della gestione rifiuti, a me compete la parte contabile-amministrativa, seguo i cantieri e le relazioni tecnico-commerciali. Dopo il diploma in ragioneria, ho iniziato subito a lavorare, così a 35 anni ho già 15 anni di esperienza sul campo a tempo pieno.
Quali sono le principali criticità che incontri in questo mestiere?
Non percepisco criticità, sono una persona di carattere, mi presento sicura di me, cerco di mettere sempre i puntini sulle “i”, di spiegarmi con assoluta trasparenza, e questo approccio aiuta. Così succede che all’inizio gli interlocutori non mi calcolino, poi, quando capiscono che nonostante la mia giovane età ho esperienza e competenza, tutto cambia, mi rispettano e mi ascoltano. Questa è la mia piccola soddisfazione. Chi non mi considera, chi pensa che questo settore debba rimanere un mondo maschile, non ha la mentalità giusta per fare impresa. Un'azienda è sinonimo di forza se al suo interno operano persone intelligenti e preparate. Nel nostro settore le macchine contano, certo, ma è la persona che fa la differenza. E a fare l'impresa è l’imprenditore con i suoi operai, i nostri dipendenti sono la nostra forza. Chi mi conosce sa che non sono la classica figlia di papà, sono sempre in cantiere in mezzo agli operai, li aiuto, li sostengo: l'ho visto fare da mio padre, ripercorro il suo stesso percorso.
Arrivando al “cuore di acciaio” della vostra attività, scegliete VTN da lungo tempo…
La prima pinza che abbiamo comprato da VTN risale al 2014, l’abbiamo acquistata per l’escavatore New Holland 245. In quella occasione abbiamo conosciuto Michele Badin, area manager di VTN, che da allora ci ha sempre seguito. Oggi abbiamo sei attrezzature firmate VTN: frantumatore rotativo FP18, pinza Multikit CK11 (nella foto a sinistra), pinza demolitrice HP16, pinza Multikit MT10 e le pinze demolitrici PD10 e PD25, quest’ultima acquistata da poco.
Perché scegliete VTN?
In primis per le attrezzature, che valgono e ci soddisfano. Inoltre, aspetto importante, abbiamo instaurato un rapporto di fiducia e collaborazione, in particolare con Michele Badin (nella foto sotto, a sinistra, insieme a Claudia e Giuseppe Tanningher) e la responsabile marketing Giusi Orlando. Sono sempre a disposizione, la consegna delle attrezzature è super efficiente e la loro disponibilità è davvero grande; qualsiasi nostra richiesta è sempre stata soddisfatta: alzi il telefono, e trovi sempre persone disponibili ed efficienti. Per noi costruire un rapporto di reciproco rispetto con i nostri collaboratori e fornitori è fondamentale, ci teniamo molto all’aspetto umano, è di assoluta priorità. Invece, purtroppo, oggigiorno, spesso, il rapporto azienda-fornitore si riduce solo alla trattativa sul prezzo. A noi non va bene, vogliamo affidarci e fidarci.
Ci racconti un cantiere in cui le attrezzature VTN hanno dato il meglio di sé?
La recente demolizione dell’ex Cantina Sociale di Capena, nei pressi di Roma, dove sorgerà il nuovo centro logistico della Protezione Civile della Regione Lazio; abbiamo bonificato l’intera area, demolito i fabbricati risalenti agli anni Sessanta ed effettuato gli scavi. È stato un lavoro imponente, per un totale di 40.000 mc di materiale.
L’ultimo acquisto di Tanningher, come anticipato, è la pinza demolitrice PD25 della serie PD, pensata per escavatori da 27 a 36 ton e studiata per la demolizione primaria di strutture e manufatti in calcestruzzo (ponti, colonne, travi, fondazioni, platee, ecc); le sue caratteristiche dimensionali e prestazionali la rendono facilmente utilizzabile anche su bracci speciali ad altezze elevate. Il cinematismo a due cilindri garantisce un’elevata e costante forza di rottura, sia alla massima che alla minima apertura delle chele, facilitando quindi anche l’operazione di taglio del tondino di armatura.