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22/03/2023

Con la pinza selezionatrice MB-G900, “prendi e sposti” in sicurezza e velocità

Testo di: Daniela Stasi

Domenico Chiodi ci ha portato nelle zone dell'alto maceratese, nelle Marche, colpite dai terremoti che si sono ripetuti tra il 2016 e il 2017. Lì, la sua impresa è impegnata in opere di ricostruzione. Nel parco macchine, la pinza selezionatrice MB-G900 S4 di MB Crusher, considerata una vera e propria estensione della mano.

Mentre scriviamo è ancora molto vivo il ricordo del terremoto che a inizio febbraio ha colpito le regioni al confine fra Turchia e Siria. E quando un terremoto scuote la terra, lascia sempre una grande voragine emotiva, difficilmente colmabile. Fateci caso, non ci si concentra mai sulla ricostruzione, se non in chiave polemica – per via dei ritardi, delle lungaggini, etc. Vorremmo invece che questo articolo, sebbene parli di macchine e attrezzature, sprigioni speranza, faccia venire voglia di guardare al dopo, chiaramente senza dimenticare il prima. Sì, perché le macchine e le attrezzature possono essere utilizzate per ricostruire, ed è proprio ciò che fa quotidianamente la realtà che abbiamo intervistato, l’impresa edile Chiodi di Valfornace, in provincia di Macerata, impegnata nella ricostruzione di diverse aree marchigiane in seguito alla sequenza sismica che tra agosto 2016 e gennaio 2017 ha interessato il Centro Italia, un insieme di eventi che causò lo sfollamento di circa 41.000 persone. Il perché dell’intervista? La presenza nel suo parco macchine della pinza selezionatrice MB-G900 S4 di MB Crusher, utilizzata per agevolare la selezione del materiale durante i lavori di demolizione, spesso preventivi alla successiva ricostruzione. A raccontarci i dettagli è Domenico Chiodi, fondatore dell’impresa.

 

Lavorare nel post sisma è un impegno per il territorio

Come ci ha spiegato Domenico, il 95% del lavoro della sua impresa è relativo proprio alla ricostruzione post-terremoto. Fondata nel 1988 come ditta individuale, grazie all’incremento del volume d’affari, lo scorso anno è diventata una srl: conta un organico di 19 persone – tra operatori e addetti alle attività amministrative – tutte dell’alto maceratese. Infatti, come si legge sul sito web dell’azienda, “la ripresa post sisma non è solo ricostruire ma sostenere il tessuto sociale del territorio per far sì che in futuro si possa tornare a rivivere i nostri borghi”. Tra le fila, dal 2016, anche Fabrizio, figlio di Domenico, che ha apportato nuova energia e nuove competenze. “Specialità” dell’impresa, demolizioni, puntellamenti e costruzioni chiavi in mano di edifici civili e industriali: nello specifico si occupa di ristrutturazioni, nuove costruzioni (sia edilizia convenzionale che strutture in legno), consolidamenti strutturali, restauro conservativo di beni sottoposti a vincoli storici e ingegneria naturalistica. Chiodi è impegnata anche sul versante green energy, realizzando impianti fotovoltaici e idroelettrici in grado di fornire, nell’insieme, 1.000 kW di energia dal sole e dall’energia cinetica dell’acqua.

 

Intervista a Domenico Chiodi

L’impresa edile Chiodi investe anche in macchine e attrezzature, per stare al passo coi tempi sia in termini di produttività sia di sostenibilità. Abbiamo chiesto a Domenico Chiodi di parlarci del suo parco macchine.

Domenico, come è composto il parco macchine dell’impresa Chiodi?

Disponiamo di quattro escavatori dai 7 ai 130 quintali, di cui uno da 60 quintali in procinto di arrivare. Oltre a un discreto numero di minipale, motocarriole, camion e gru.

Come attrezzature idrauliche, invece?

Utilizziamo un martello demolitore e una pinza selezionatrice MB-G900 S4, che montiamo sull’escavatore Komatsu da 130 quintali. 

Perché avete deciso di acquistarla?

È stata una scelta lungimirante di mio figlio Fabrizio, che ci tiene molto a innovare il parco macchine e vuole contare su attrezzature efficienti.

E siete soddisfatti dell’acquisto?

Assolutamente sì, le aspettative con cui l’abbiamo acquistata sono state raggiunte fin da subito. Ci permette di selezionare i materiali in cantiere, distinguendo il ferro dal legno e dal resto degli inerti. La demolizione, nel suo complesso, è molto più veloce.

I vantaggi operativi, nello specifico, quali sono?

La velocità di esecuzione e il notevole risparmio di costi. Il lavoro è davvero molto più agevole perché si possono smistare tutti i materiali direttamente dalla cabina dell’escavatore senza avere personale a terra. È proprio come avere un’estensione delle mani, si fa tutto velocemente e, si sa, chi la fa da padrone oggi è il tempo.

E gli operatori hanno imparato in fretta a usare la pinza?

Usare la pinza selezionatrice MB-G900 S4 è semplicissimo: si fa tutto con il joystick, pensi cosa vuoi spostare e dove, ed esegui il movimento. Prendi e sposti.

Tra i vantaggi operativi menzionavi anche il risparmio di costi, puoi spiegarci meglio?

Conferire al centro di smaltimento materiale già selezionato conviene, si spende molto meno: il materiale pulito ha un costo decisamente inferiore rispetto a quello sporco. A conti fatti, il risparmio è davvero notevole.

E sul fronte sicurezza?

Questo è un altro vantaggio di cui tenere conto. Prima dovevamo mandare gli operatori a smistare il materiale, ora si fa tutto con il braccio della macchina a diversi metri di distanza.

Qual è un uso della pinza selezionatrice MB che ti è rimasto particolarmente impresso?

Siamo riusciti a recuperare un mobile da un fabbricato pericolante che doveva essere demolito (ben visibile nella foto a sinistra), il proprietario ci teneva molto per questioni affettive. Questo fa pensare a quanto questa attrezzatura sia sensibile nei movimenti, è davvero come fosse una mano.

 

Domenico Chiodi è stato chiaro: la pinza selezionatrice MB-G900 S4 è sicura, semplice e veloce da usare e rappresenta una fonte di risparmio.

 

La pinza selezionatrice MB-G900 S4

Progettata per la selezione di materiali di demolizione, la MB-G900 S4 è concepita per movimentare qualsiasi tipologia di materiali in modo preciso e in totale sicurezza. Grazie alle chele intercambiabili e alla rotazione idraulica a 360° permette di gestire grandi carichi e forme particolari.

 

Caratteristiche tecniche

Per escavatori: da 12 a 18 ton

Capacità (chele chiuse): 0,43 mc / 430 l

Portata rotazione (min/max): 15 ÷ 30 l/min

Portata olio (apertura/chiusura): 30 l/min

Pressione rotazione: > 160 bar

Pressione chiusura: 200 ÷ 300 bar

Peso: 0,78 tonnellate

Rotazione: 360°

 

Accessori

Attacco fisso

Kit miglioramento presa interno chele

Kit aggiunto lame multifunzione

Kit sollevamento basculante con profili in gomma

Kit di copertura chele

Kit ricambi

Garanzia 24 mesi

 

Vuoi conoscere altre esperienze di lavoro con la medesima pinza MB Crusher? Ecco qui quelle dell'operatore Roberto Chiappelli e dell'impresa Effe Emme.

 

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