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07/08/2024

Più sicurezza con le soluzioni avanguardiste di Incofin

Testo di: Daniela Stasi

Il mercato ha compreso e ben accolto le telecamere con intelligenza artificiale Horus di Incofin. In alta risoluzione e in grado di riconoscere ciclisti e pedoni, eliminano totalmente l'angolo cieco in cantiere e su strada. Tra le proposte avanguardiste dell'azienda per una maggiore sicurezza, l’esoscheletro indossabile, che aiuta a fare meno sforzi e meno fatica nei movimenti degli arti superiori.

A chi fa il nostro lavoro, ossia raccontare l’evoluzione del settore movimento terra, può capitare di annunciare il lancio di un prodotto e poi, a distanza di tempo, non parlarne più per mancanza di riscontro da parte del mercato. Questo articolo smentisce questo tipo di epilogo e vuole essere un concreto “lieto fine”. Perché? Qualche mese fa abbiamo intervistato Incofin sulla nuova linea di telecamere Horus, dotata di intelligenza artificiale. A distanza di poco tempo, siamo qui a dirvi che la gamma è stata compresa e accolta con favore dal mercato, sempre più attento alle tecnologie in grado di incrementare la sicurezza.

In particolare, c’è stata grande richiesta per le macchine che si occupano di sottoservizi (posa dei tubi, cavi elettrici, etc.), di lavori stradali e per chi fornisce servizi ambientali alle municipalità. D’altronde, soluzioni come quelle della linea Horus contribuiscono a rendere più semplice le manovre, perché si possono eseguire senza la preoccupazione di fare del male a qualcuno e quindi, migliorano anche la produttività.

Di seguito vi rispolveriamo la memoria.

 

Linea Horus di Incofin, mai più angolo cieco

Partiamo dal brand creato da Incofin, Horus, che, evocando la celebre divinità egizia il cui occhio appariva su amuleti magici, è dedicato a fornire soluzioni avanzate di camere e monitor di sicurezza per garantire la massima protezione per le persone, in situazioni in cui la visione è limitata. Si tratta di tecnologie molto attuali anche per via delle recenti ordinanze sul cosiddetto “angolo cieco” che, entrate in vigore in diverse località italiane, prevedono nelle ore diurne il divieto di circolazione dei mezzi pesanti e dei veicoli adibiti al trasporto di oltre otto passeggeri, se non dotati di un sistema di rilevazione nell’angolo cieco. E il marchio Horus si caratterizza proprio per la proposta di soluzioni che vanno a eliminare totalmente l’angolo cieco grazie a telecamere di ultima generazione, in grado di riconoscere pedoni e ciclisti, comprese parti del corpo come testa, braccia, piedi, gambe, e fornendo avvisi in tempo reale al conducente.

Nel dettaglio, soluzioni per la visione notturna, la visione di aree nascoste, la visione in contesti di mobilità e per ogni ambiente, con un’ampia gamma di tecnologie pensate per le applicazioni più varie, dalle macchine movimento terra ai veicoli commerciali, fino all’ambito automobilistico come “primo impianto”. Tra queste ci sono le telecamere dotate di intelligenza artificiale e quelle che presentano l’immagine a 360 gradi. La gamma, inoltre, si compone anche di monitor HD e di kit radar a uno o due sensori con un range di rilevazione configurabile da 0,1 a 20 metri.

 

Horus di Incofin, telecamere HD e resistenti all’acqua, alla polvere e agli urti

Tutte le telecamere della gamma Horus sono in alta risoluzione e resistenti all’acqua, alla polvere e agli urti. Alcune garantiscono una visione ottimale anche con il buio totale grazie alla tecnologia a infrarossi. Si ricorda, inoltre, la presenza nell’offerta di una telecamera totalmente in metallo e che tutte le soluzioni applicative possono essere personalizzate.

Essendo retrofit, possono essere installate in qualsiasi momento di vita della macchina e su veicoli di qualsiasi età, perché l’unico aspetto richiesto è l’alimentazione in continuo tra i 12 e i 32 Volt. Il montaggio può essere eseguito direttamente da Incofin o, a seconda dell’area territoriale di riferimento, tramite officine e dealer. L’azienda fornisce un pacchetto software e dei tool per l’installazione che agevolano l’operazione.

Tra i principali vantaggi: caratteristiche strutturali importanti, sensibilità massima di rilevazione persone, possibilità di montare fino a due radar posteriori con una rilevazione fino a 20 metri, configurabili tramite un applicativo e regolare i parametri in base alle proprie necessità. E ancora, rilevatori di distanza ostacolo e monitoraggio simultaneo.

 

La proposta di Incofin è utile sia in cantiere che su strada

Questa tipologia di tecnologie si adatta bene sia ai mezzi pesanti che transitano anche nelle aree urbane, e sappiamo quanti incidenti si sono verificati di recente proprio a discapito di ciclisti e pedoni, sia a macchine movimento terra che operano in cantiere. E non solo. Oltre alle macchine movimento terra e ai camion, si adattano anche a bus, trattori, betoniere, carri attrezzi, sollevatori telescopici.

Incofin, in particolare, propone una soluzione di due telecamere con intelligenza artificiale da installare, secondo la norma vigente, una sulla parte frontale della cabina del mezzo e una sul lato che si rivolge al marciapiede, quindi sulla destra. Sono completamente settabili, pertanto configurabili in base alle specifiche esigenze di chi le utilizza. E come già detto, una volta individuati pedoni e ciclisti nell’area di rilevazione, viene emesso un avviso sonoro.

 

 

Incofin, promotore di sicurezza a tutto tondo

Per fare comprendere quanto Incofin sia attento alla sicurezza si ricorda che l'azienda ai propri tecnici dà in dotazione l’esoscheletro indossabile Mate XT di Comau, che aiuta a fare meno sforzi e meno fatica nei movimenti degli arti superiori. Una nuova soluzione di cui l’azienda è anche rivenditore. A chi è rivolta? A chiunque. Dall’impresa edile all’officina, a tutte le categorie soggette a carichi sugli arti superiori.

Dalla macchina alla persona, dalla persona alla macchina.

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