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16/05/2023

Il Cantiere Digitale a Samoter 2023 ha posto l’accento sull’importanza della tecnologia

Testo di: Redazione

Samoter 2023, come abbiamo già avuto modo di dire in altri articoli pubblicati sul nostro portale, ha visto il debutto, nell’area esterna del quartiere fieristico, del Cantiere Digitale.

Parte del progetto Samoter LAB e realizzato in collaborazione con “Quelli del movimento terra”, era un vero e proprio cantiere automatizzato e integrato che ha visto all’opera macchine, attrezzature e tecnologie di ultima generazione nei settori del movimento terra e del paving, e che ha messo in evidenza i vantaggi in termini di produttività e sicurezza ottenibili grazie all'impiego di queste innovazioni.

Si è trattato di un vero e proprio show, andato in scena per tutta la durata della manifestazione più volte al giorno. Qui di seguito l’opinione di chi lo ha organizzato e vissuto, e tutte le tecnologie presenti.

 

La parola a Roberto Tonon

«Oltre a essere molto soddisfatti di come il pubblico abbia ben accolto il format, la soddisfazione più grande è quella di essere riusciti, per la prima volta, a mettere insieme costruttori concorrenti tra loro, e a farli collaborare per evidenziare l’importanza della tecnologia sia per la produttività che per la sicurezza – spiega Roberto Tonon, fondatore di quellidelmovimentoterra.it e organizzatore del Cantiere Digitale insieme a Samoter – Un’esperienza interessante perché si è creato un gruppo di lavoro collaborativo e un clima di empatia e di coinvolgimento. Vedere una tale interazione tra aziende competitor solitamente è impensabile e per me è stato davvero spettacolare: è l’aspetto che più mi ha reso soddisfatto di questo progetto, tutti ci tenevano a promuovere il messaggio per cui è stato ideato il Cantiere Digitale, ossia spiegare l’importanza di queste tecnologie».

 

Cantiere realistico orientato al futuro

Ma nello specifico come si presentava il Cantiere Digitale? Pensate a una strada con avvallamenti e irregolarità. Ecco era proprio così. E il pubblico aveva la possibilità di assistere agli step di avanzamento dei lavori, che apparivano il più possibile realistici.

Qui di seguito le fasi nel dettaglio:

Fase 1: rilievo e acquisizione in campo. Al lavoro varie tipologie di rilievo disponibili sul mercato: con mobile mapping, robotica e realtà aumentata. Le tecnologie in azione sono state: mobile mapping Leica Pegasus TRK, Stazione Totale Robotica Topcon Scanning GTL-1200, mobile mapping Trimble MX9, Stazione Totale Robotica TPS Leica AP20, scanner stradale Topcon RD-M1 e Catalyst con Site Vision di Trimble.

Fase 2: progettazione. Sulle base dei rilievi, veniva poi creato un progetto in 3D per dare nuova planarità e regolarità alla strada e iniziare così i lavori di rinnovamento.

Fase 3: interazione machine-to-machine. Il progetto veniva caricato sulle macchine in utilizzo nelle lavorazioni. La prima lavorazione è stata la fresatura con fresa stradale Cat PM620 con predisposizione 3D sulla quale era applicato il sistema 3D UTS PCS900 Trimble. Il carico del materiale sul camion avveniva tramite nastro trasportatore dotato di sistema di pesatura volumetrica M3 di Spring Machine Control per il controllo della quantità di materiale fresato.

Altro lavoro della terza fase, il carico dello stabilizzato sul camion con escavatore Cat 326 Next Gen con Cat Command a controllo remoto dotato di diverse tecnologie (sistema GPS 3D, CPM pesa integrata, tecnologia E-Fence, Grade Assist, Lift Assist e sensori ottici Human Detect con blocco dei movimenti). A seguire, lo scarico dello stabilizzato sulla strada, la stesa dello stabilizzato con dozer Komatsu D71EXi-24 dotato di sistema GPS Intelligent Machine Control 2.0 e la rullatura con rullo Cat CS78B con Cat Command for Compaction a guida semi autonoma.

Le lavorazioni procedevano poi nuovamente con lo scarico dello stabilizzato sulla strada, da parte della pala gommata Develon DX420CVT-7 dotata di trasmissione variabile continua e tecnologia “benna trasparente”, la stesa con minipala Bobcat T870 con lama minigrader dotata di sistema di guida per skidloader 3D iGG3 Robotico TPS di Leica Geosystems dalla precisione millimetrica, la nuova rullatura con rullo Ammann ARS150 con sistema GNSS di compattazione Topcon Positioning C-53 per rilevamento compattazione. Dopodiché finta asfaltatura (con stabilizzato) con finitrice stradale Dynapac 2500CS con MatManager e MatTracker dotata di connessione dati di lavorazione e controllo allargamento banco automatico, alimentata dalla motrice 4 assi Renault serie K. Infine, rullatura con rullo tandem CC4000 VI Dynapac con impattometro e sistema di controllo compattazione.

 

Oltre le tre fasi, altre lavorazioni con macchine di ultima generazione

Non è tutto, nella parte alta della strada sono state mostrate varie lavorazioni con:

(foto: EnneviFoto_Veronafiere)

 

Fonte: SaMoTer Veronafiere
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